Presentata la stagione teatrale 2018/19 del teatro veneziano: tra voglia di riscatto e nuove produzioni il cartellone di un territorio da sempre ricco di stimoli culturali.
Il Teatro Stabile del Veneto riparte. Dopo il declassamento dei mesi scorsi, ma forte dell’aumento di spettatori e abbonati, + 45% i primi e + 15% i secondi, il Teatro Goldoni di Venezia e il Teatro Verdi di Padova, le due sale gestite dallo Stabile, guardano al prossimo autunno con un ventaglio di proposte tese a riconfermare gli affezionati di sempre, ma anche a intercettare un pubblico nuovo, dando spazio allo straordinario patrimonio teatrale dell’intera penisola italiana e ai migliori talenti delle più diverse generazioni.
Solide Radici Contemporanee
Questo il fil rouge che attraversa gli appuntamenti in cartellone al Teatro Goldoni di Venezia, due linee di indirizzo dunque, da un lato lo sguardo al passato, a quell’ispirazione classica irrinunciabile che va da Il Giardino dei Ciliegi di Konchalovsky a Il Maestro e Margherita con Guarnieri e Riondino diretti da Andrea Baracco (il Teatro Stabile del Veneto omaggia in questo modo i 150 anni della cultura russa in Italia) fino a La Bisbetica Domata tutta al maschile con Tindaro Granata e la regia di Andrea Chiodi fino all’esilarante rilettura di Romeo e Giulietta ad opera di Stivalaccio Teatro per la regia di Marco Zoppello; l’altra linea è invece quella che collega tra loro alcuni maestri del teatro di parola europeo contemporaneo: è il caso di Piccoli Crimini Coniugali di Eric-Emmanuel Schmitt o Valerio Binasco che si cimenta con tre titoli di Harold Pinter raccolti in un’unica pièce dal titolo Night Bar.
Spettacolo “Il giardino dei ciliegi”
Dialogo tra le Arti
E’ il terzo segmento delle proposte del Teatro Goldoni per la stagione 2018/19, forme ibride di spettacolo che superano gli steccati di genere: Stefano Massini, forse il drammaturgo italiano in questo momento più gettonato, regala ad Ottavia Piccolo e all’Orchestra Multietnica di Arezzo il suo Occident Express, storia di Haifa donna di Mosul che con la sua nipotina percorre a piedi 5000 chilometri fino al Mar baltico, mentre con Chet un gruppo di attori e di musicisti guidati da Paolo Fresu rilegge la storia appassionata e appassionante del grande trombettista jazz.
Ottavia Piccolo in “Occident Express”
Anche la danza
Come di consueto il cartellone propone anche un percorso di danza dedicato quest’anno alla memoria di Pina Bausch, a dieci anni dalla sua scomparsa, e una serie di eventi speciali che vanno da Mariano Rigillo interprete di Ezra Pound al duo Lopez-Solenghi con il loro brillante e divertentissimo show.